
Almasri, governo invia memoria difensiva alla Cpi
Roma, 5 mag. (askanews) – Il governo ha inviato alla Corte penale internazionale dell’Aja la propria memoria difensiva sul caso Almasri, il comandante libico arrestato a Torino il 19 gennaio e rimpatriato due giorni dopo. E’ quanto si apprende da fonti dell’esecutivo. Per presentare la memoria il governo aveva ottenuto una proroga, che scade domani.
Sull’uomo pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dalla Cpi con l’accusa di crimini di guerra e contro l’umanità commessi nella prigione di Mittiga (Tripoli). A febbraio la Corte aveva chiesto all’Italia spiegazioni sul rilascio di Almasri. Secondo la Cpi nel carcere sotto la direzione di Almasri dal febbraio 2015 sono stati uccisi almeno 34 detenuti. Per i giudici, in particolare, “ha picchiato, torturato, sparato, aggredito sessualmente e ucciso personalmente detenuti, nonché ha ordinato alle guardie di picchiarli e torturarli”.
Il 28 gennaio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva annunciato di essere indagata – in seguito a una denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti – per favoreggiamento e peculato dalla Procura di Roma in relazione al rimpatrio di Almasri. Con lei anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano. “Io non sono ricattabile, non mi faccio intimidire – aveva accusato la premier in un video su Facebook -. E’ possibile che per questo io sia invisa a chi non vuole che l’Italia cambi e diventi migliore ma anche e soprattutto per questo io intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani, soprattutto quando è in gioco la sicurezza della nazione”.