Al via campagna pesche e nettarine, produzione in calo

Al via campagna pesche e nettarine, produzione in calo

Roma, 23 mag. (askanews) – Appena avviata in tutte le regioni del Sud Italia, la campagna per pesche e nettarine sembra promettere bene, soprattutto a livello qualitativo. Nel complesso la produzione è stimanta in leggera flessione rispetto allo scorso, ma con calibri mediamente migliori rispetto al 2024. Preoccupa però la mancanza di un’adeguata difesa verso le fitopatie, che sono in aumento per il cambiamento climatico, e la cronica carenza di manodopera dedicata. Si tratta di “problemi condivisi a livello europeo e che abbiamo affrontato proprio nell’incontro annuale del gruppo di contatto (GDC) pesche e nettarine con Italia, Spagna, Francia a Portogallo riunite a Fundão, in Portogallo”, spiega Michele Ponso, presidente della FNP Frutticoltura di Confagricoltura e della sezione Frutta di Confagricoltura Cuneo, che ieri ha partecipato all’incontro.

In Italia nel 2025, anche a causa dell’andamento climatico anomalo, si registra un calo delle superfici di circa il 3% che riguarda principalmente il Nord Italia e si prevede una riduzione della produzione compresa tra il 6% e l’8% per segmento pesche e nettarine, mentre per le percoche la diminuzione sembrerebbe essere più marcata.

In Europa la produzione di pesche e nettarine, che fino al 2017 si attestava intorno a 4 milioni di tonnellate, dal 2018 ad oggi non ha più raggiunto neppure i 3 milioni di tonnellate. All’ordine del giorno dell’incontro, la campagna di produzione e commercializzazione 2024, le previsioni di produzione per la campagna 2025, passando per le sfide del settore.

Per l’Italia, secondo produttore UE dopo la Spagna, la campagna 2024 è stata archiviata con una produzione complessiva nazionale di pesche e nettarine pari a 973mila tonnellate, +11% rispetto al 2023, che è stato un anno particolarmente deficitario soprattutto a causa delle gelate che hanno interessato il Nord Italia. Sul fronte degli acquisti, il 2024 ha fatto segnare un lieve incremento rispetto all’anno precedente (+2%) dovuto sostanzialmente alla buona performance delle nettarine. Per quanto riguarda il commercio estero, si è assistito a un rilevante balzo delle esportazioni, ma anche a un parallelo incremento delle importazioni. L’UE si conferma il bacino di export più rilevante per l’Italia. “Soprattutto nel Nord Europa – precisa Ponso – il nostro prodotto è molto apprezzato. La Germania è il nostro primo mercato di sbocco”.

Per quanto riguarda la Spagna, il 2024 si è chiuso con una produzione di 552.173 tonnellate di pesche e 544.200 tonnellate di nettarine, produzione ottenuta su una superficie complessiva di 55.533 ettari tendenzialmente stabile. La stagione in corso sta partendo con un ritardo di oltre 7 giorni in tutte le aree produttive e si prevede una riduzione delle quantità in particolare al Nord. Per la Francia, nel 2024 la produzione di pesche e nettarine è aumentata di pochi punti percentuali rispetto alla precedente campagna. Non si prevedono incrementi produttivi, mentre in Portogallo è stato evidenziato che la produzione limitata non soddisfa il fabbisogno interno.

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