Al Gemelli uno studio sulla prevenzione cardiovascolare del futuro

Al Gemelli uno studio sulla prevenzione cardiovascolare del futuro

Finanziato dal Ministero della Salute, con i fondi del PNRR

Roma, 12 feb. (askanews) – Ha appena preso il via l’arruolamento dei volontari per il progetto INNOPREV (Approcci INNOvativi per una PREVenzione cardiovascolare personalizzata), promosso dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e finanziato dal Ministero della Salute, con i fondi del PNRR. Il progetto, coordinato da Stefania Boccia, responsabile della Sezione di Igiene del Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità Pubblica della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, Ordinario di Igiene generale e applicata e Vicedirettrice scientifica dell’IRCCS Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, avrà una durata biennale e coinvolgerà anche altri due importanti centri italiani, l’AOU Policlinico Paolo Giaccone di Palermo e l’AOU Policlinico G. Rodolico – San Marco di Catania. “Lo studio – spiega la professoressa Boccia – ha lo scopo di fornire evidenze al Sistema Sanitario Nazionale sull’utilità di mettere in atto interventi innovativi di prevenzione cardiovascolare personalizzata”.

La partecipazione allo studio è riservata ai residenti nell’area metropolitana di Roma che vengono valutati presso l’Ambulatorio dedicato alla prevenzione primaria cardiovascolare, del quale è responsabile Giovanna Liuzzo, Direttore UOSD Cardiologia d’Urgenza di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e professore associato di Medicina Cardiovascolare, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma. “La prevenzione – spiega Liuzzo – rappresenta la strategia più importante di intervento. Identificare precocemente i soggetti a rischio e indirizzare gli interventi preventivi, informando adeguatamente le persone interessate su come adottare stili di vita ‘sani’ per contrastare l’insorgenza di ipertensione, di diabete e di ipercolesterolemia che, insieme al fumo e all’obesità, rappresentano i principali fattori di rischio per l’insorgenza delle malattie cardiovascolari, è pertanto cruciale per aumentare gli anni di ‘vita sana’ tra la popolazione anziana in crescita, contribuendo così ad alleviare l’onere socio-economico associato agli eventi cardiovascolari”. Il progetto INNOPREV utilizza uno score (un calcolatore di rischio) che, integrando i fattori di rischio classici (età, sesso, fumo, ipertensione, colesterolo, ecc), aiuta ad identificare i soggetti a maggior rischio di malattie cardiovascolari. Ma non solo. “Le più recenti linee guida – ricorda la professoressa Liuzzo – raccomandano di prendere in considerazione ulteriori fattori, cosiddetti ‘modificatori del rischio’ (rischio genetico, indagini di imaging come l’eco-color doppler delle carotidi e delle femorali o il calcium score coronarico per identificare l’aterosclerosi precoce). Queste informazioni aggiuntive serviranno a migliorare gli interventi di prevenzione, personalizzandoli sul singolo individuo e aumentando la sua aderenza ai cambiamenti dello stile di vita e alla terapia. “Anche ricorrendo alle tecnologie digitali -spiega la professoressa Liuzzo -. Queste ultime stanno infatti dimostrando un grande potenziale, come strumenti di supporto al medico per la gestione della salute del singolo individuo”.

Le malattie cardiovascolari sono una delle principali cause globali di morbilità e mortalità. In Italia, sono oltre 136.000 i decessi attribuiti ogni anno a queste patologie, con le sindromi coronariche acute e l ‘ictus ischemico a rappresentare oltre un quinto dei decessi totali. Le malattie cardiovascolari sono anche tra le principali cause di disabilità cronica, che interessa milioni di persone in tutto il mondo.

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