Agroalimentare, entra in vigore oggi nuovo regolamento Ue su Ig

Agroalimentare, entra in vigore oggi nuovo regolamento Ue su Ig

Rafforzato ruolo Consorzi e protezione Ig anche on line

Roma, 13 mag. (askanews) – Entra in vigore oggi, 13 maggio, il nuovo Regolamento Europeo sulle Indicazioni Geografiche, il cui testo è stato pubblicato il 23 aprile scorso nella Gazzetta Ufficiale Europea. Le Indicazioni Geografiche oggi rappresentano un paniere di oltre 3.400 prodotti per un valore complessivo nell’Unione Europea superiore agli 80 miliardi di euro. In Italia, la Dop economy vale oltre 20 miliardi di euro, grazie al lavoro di 200.000 operatori coordinati da 296 Consorzi di tutela che operano nel 100% delle province del Paese.

Il nuovo Regolamento prevede innanzitutto un rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela, che restano in mano solo ai produttori e agli operatori lungo la filiera produttiva con maggiori e migliori responsabilità, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti e la promozione del “turismo a Indicazione Geografica”.

Ancora, punto qualificante del nuovo Regolamento europeo sono norme più stringenti sulla protezione delle Denominazioni. In particolare, viene rafforzata la protezione on-line e nel sistema dei domini: diventa ex-officio tramite un sistema di geo-blocking che obbliga gli Stati membri a bloccare l’accesso a tutti i contenuti evocativi di una Indicazione Geografica, anche grazie a un alert system sviluppato da EUIPO.

Saranno protette anche le IG utilizzate come ingredienti: il Regolamento rende obbligatorio per i trasformatori l’indicazione in etichetta della percentuale di prodotto IG all’interno del prodotto trasformato e vieta l’utilizzo di altri prodotti comparabili alla IG; quando esistono Consorzi riconosciuti, i trasformatori sono obbligati ad informarli per iscritto dell’utilizzo della IG, e devono attendere un avviso di ricevimento che può includere indicazioni sul corretto utilizzo dell’Indicazione Geografica; gli Stati membri hanno la possibilità di rafforzare questo sistema, predisponendo una procedura autorizzativa a livello nazionale, come già avviene in Italia.

Infine, viene rafforzata anche la protezione internazionale: è possibile per i Consorzi riconosciuti, la cui IG abbia un mercato internazionale, essere registrati automaticamente all’atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona, che prevede una protezione rapida e indefinita in tutti i Paesi firmatari, anche extra- UE; sono state inoltre eliminate le falle del sistema che consentivano di sfruttare indebitamente la reputazione delle IG tramite norme tecniche nazionali (aceto balsamico sloveno e cipriota) o strumenti unionali quali le menzioni tradizionali (Prosek made in Croazia) chiarendo che queste non possono corrispondere o evocare IG riconosciute.

Sul fronte delle semplificazioni, vengono definiti tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione e di modifica dei disciplinari da parte della Commissione, riducendoli a 6 mesi, estendibili di ulteriori 5 solo nel caso in cui la richiesta sia incompleta e debbano essere presentate ulteriori informazioni; devono inoltre passare dall’approvazione della Commissione solo gli emendamenti che implicano restrizioni alla concorrenza nel mercato unico, mentre tutte le altre modifiche sono gestite esclusivamente a livello nazionale evitando il doppio passaggio che rallenta ogni procedura di modifica.

Sono quindi ridotti i dossier che devono essere analizzati a livello europeo e perciò non si rende necessario un maggiore coinvolgimento nella fase di scrutinio delle modifiche dei disciplinari dell’Ufficio europeo sulla proprietà intellettuale (EUIPO), che tuttavia può dare un supporto consultivo su questioni amministrative e contribuire alla tutela e alla promozione delle IG con lo sviluppo di un registro europeo on-line delle Indicazioni Geografiche.

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