
Agricoltura, Fitto: proposta punto di partenza, ora confronto
Roma, 16 lug. (askanews) – “Questa è la proposta della Commissione, non è quella finale ma un punto di partenza su cui lavorare con il Parlamento e il Consiglio”. Lo ha detto il vice presidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto nel corso della conferenza stampa tenuta con il Commissairio Ua all’agricoltura Christophe Hansen e con il vice presidente esecutivo Roxana Minzatu in merito agli effetti sulle politiche agricole e di coesione della proposta di bilancio pluriennale presentata oggi dalla Commissione.
Una proposta che mette politiche di coesione e Pac in un fondo unico e che prevede anche un taglio delle risorse, come denunciato dalle Confederazione agricole europee, che hanno già annunciato mobilitazioni. “Il lavoro che abbiamo fatto come Commissione è quello di mettere insieme i diversi fondi con una logica flessibile – ha detto Fitto – voglio ricordare la revisione di medio termine dell’attuale programma di coesione. È una risposta chiara ad una esigenza vera, perché noi abbiamo creato le condizioni per poter rendere flessibile un programma che era rigido”.
Fitto ha sottolineato che il lavoro fatto dalla Commissione “non è stato un lavoro semplice perché si tratta di un cambiamento importante, che deve essere verificato e condiviso sia in Consiglio che in Parlamento. La proposta della Commissione sarà oggetto di un confronto che migliorerà la nostra proposta e lavorando insieme, costruiremo una politica efficiente ed efficace per il futuro europeo”.
Fitto ha sottolineato che la proposta della Commissione dà “una grande flessibilità al piano nazionale e regionale, perché è importante sottolineare che il nome del piano non è un dettaglio e all’interno dei regolamenti che accompagnano questa proposta, ci saranno molte indicazioni rispetto sia al ruolo della politica di coesione, sia gli aspetti specifici collegati alla dimensione finanziaria”.
Tra le critiche alla proposta della Commissione, l’avere cancellato di fatto il secondo pilastro, dedicato allo Sviluppo rurale, e Fitto ha aggiunto “le regioni meno sviluppate avranno questa allocazione di fatto pari a duecento miliardi, quindi in questi territori avremo la possibilità di continuare ad investire nell’obiettivo di ridurre le disparità territoriali”.