Agricoltori muore a Conversano, Federacma: serve più sicurezza

Agricoltori muore a Conversano, Federacma: serve più sicurezza

Roma, 14 mag. (askanews) – Un altro agricoltore ha perso la vita in Italia a causa del ribaltamento del trattore. È accaduto nelle campagne di Conversano, in provincia dai Bari, dove un uomo di 63 anni è morto schiacciato dal mezzo agricolo che stava guidando. Inutili i tentativi di soccorso da parte del personale del 118; il recupero del corpo è stato possibile solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco. Sull’accaduto indagano i Carabinieri.

Federacma, la Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei servizi e commercio macchine agricole, operatrici e da giardinaggio, si unisce al dolore della famiglia e chiede nuovamente di dare piena attuazione all’obbligo di revisione dei mezzi agricoli, previsto dal decreto interministeriale del 2015 ma mai reso operativo a causa della mancata emanazione del decreto attuativo.

“Ci stringiamo al dolore della famiglia dell’agricoltore scomparso – dichiara Andrea Borio, presidente di Federacma – e ci troviamo, ancora una volta, a piangere una vita spezzata che avrebbe potuto salvarsi solo con la presenza di dispositivi basilari come la cintura di sicurezza o il rollbar. Non possiamo restare in silenzio di fronte a una strage che si consuma ogni 2-3 giorni nei nostri campi. È inaccettabile che nel 2025 si muoia così”.

Secondo i dati Inail e dell’Osservatorio indipendente dell’Università di Milano, in media ogni anno in Italia oltre cento agricoltori perdono la vita a causa del ribaltamento di mezzi agricoli vetusti e non adeguati. In gran parte si tratta di lavoratori autonomi, spesso over 55, alla guida di trattori costruiti prima dell’introduzione dell’obbligo di dispositivi di protezione.

“Serve una risposta immediata e concreta – prosegue Borio – La revisione obbligatoria è prevista dal Codice della Strada dal 1992 e regolata da un decreto interministeriale da ormai dieci anni. Senza il decreto attuativo, però, tutto resta fermo. E nel frattempo si continua a morire. È necessario avviare un percorso serio e definitivo per mettere in sicurezza il parco macchine circolante e salvare vite umane”.

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