Affitti, la protesta degli studenti in tenda dilaga. Schlein: vi sosteniamo. Bernini: col Pnrr 60mila posti

Affitti, la protesta degli studenti in tenda dilaga. Schlein: vi sosteniamo. Bernini: col Pnrr 60mila posti

Si muovono i sindaci, da Milano a Roma. Il primo cittadino di Bologna: lo Stato ci dia le caserme

Roma, 10 mag. (askanews) – Il problema degli affitti insostenibili per gli studenti universitari fuori sede ha fatto breccia ed è arrivata sui tavoli della politica, grazie alla protesta degli studenti in tenda, accampati davanti agli atenei per mostrare plasticamente cosa comporta l’attuale situazione degli affitti alle stelle. Un’iniziativa tanto semplice quanto efficace: dopo l’esempio della studentessa del Politecnico di Milano, Ilaria Lamera, anche alcuni studenti della Sapienza di Roma si sono accampati in tenda davanti al Rettorato, mentre gli studenti si mobilitano, in tenda, anche in altre città universitarie, da Cagliari a Bologna a Torino.

Il primo cittadino di Milano Beppe Sala ha già sentito Ilaria, e promesso un tavolo ad hoc. I sindaci sono i primi a muoversi. “È un problema enorme i ragazzi hanno ragione e io li voglio incontrare. È una vergogna che nella nostra città universitaria si debbano pagare cifre enormi per una mezza stanza e non sappiano dove dormire. Siamo un Paese con pochi studentati, prevediamo misure apposite nel nostro Piano casa”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a Omnibus su La7.

“Servono aree a basso costo, per costruire alloggi accessibili, non case da 8 mila euro al metro quadro. Lo Stato attraverso il Demanio deve dare ai Comuni le grandi caserme inutilizzate a questo scopo: costruire case popolari e alloggi per studenti. Non basta mettere soldi, bisogna anche mettere le aree, per frenare la rendita. Bologna ha una grande tradizione, ma 18 aree ex militari e ferroviarie sono totalmente inutilizzate da 15 anni”, afferma il sindaco di Bologna Matteo Lepore a La Repubblica tornando a parlare del caro affitti per gli studenti fuori sede.

“Le città devono rimettere in circolo gli appartamenti sfitti dei privati e riuscire a limitare gli Airbnb. Ma il Governo e le Regioni devono realizzare subito studentati pubblici, perché finora abbiamo visto nascere soprattutto strutture private, con tariffe di lusso”. A Bologna “puntiamo a prendere in gestione, come Comune, gli appartamenti sfitti dei privati che non vengono messi sul mercato. Con la nuova agenzia per la casa, elaborata dalla vicesindaca Emily Clancy, stiamo individuando un pacchetto di qualche centinaio di alloggi e cerchiamo di garantire un incontro sostenibile tra domanda e offerta, dando anche ai proprietari la garanzia che può offrire un ente pubblico. Questo aiuterà gli universitari a trovare una casa più facilmente. Però non vogliamo esonerare Governo e Regioni dalle loro responsabilità”, ha spiegato il sindaco che ha un piano per l’abitare che prevede la realizzazione di 10 mila alloggi in 10 anni, con investimenti da 200 milioni. “La nostra città vuole rimanere inclusiva, non veder arrivare grandi fondi internazionali che speculano sulle aree dismesse. Ma il Governo ci deve aiutare. In questo senso il primo incontro con la ministra Anna Maria Bernini è stato proficuo”, ha concluso Lepore.

La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, dalle pagine de Il Giornale ha spiegato: “Con l’aiuto di tutto il governo, per le residenze universitarie abbiamo già messo in legge di bilancio 400 milioni in più rispetto alle risorse ordinarie, che ci permetteranno di creare 14mila nuovi posti letto. Si tratta di risorse extra rispetto a quelle Pnrr. Ma sappiamo che è solo un primo passo”. “Il Pnrr prevede di realizzare 60mila posti aggiuntivi. Il Mur ha già raggiunto il primo target, assegnando agli studenti 7.500 posti letto. Nelle prossime ore – ha aggiunto la ministra – partirà una manifestazione d’interesse per capire gli immobili pubblici su cui possiamo contare per creare gli altri 52.500 posti previsti. Nei giorni scorsi ho chiesto il supporto dei sindaci delle città metropolitane e lunedì ho istituito il gruppo di lavoro che dovrà stabilire prezzi al di sotto di quelli di mercato”.

Il tema sta ora anche nelle priorità dell’opposizione: “Siamo vicini alle studentesse e agli studenti che stanno manifestando contro il caro affitti. E’ diventato impossibile per loro trovare una casa e questo incide sul diritto allo studio, un diritto fondamentale nel nostro Paese”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine di un evento elettorale a Umbertide, in provincia di Perugia, a sostegno del candidato sindaco del centro sinistra, Sauro Anniboletti. Ribadendo l’elenco delle priorità già fatto davanti alla premier Giorgia Meloni, durante il faccia a faccia sulle riforme, Schlein ha sottolineato: “Il Partito democratico continuerà a spingere per convincere il governo a tornare indietro sull’errore madornale che ha fatto cancellando il fondo per gli affitti di 330 milioni di euro”.

Ascolta la
Diretta
Ascolta la
Diretta
Messaggia con la
Radio in diretta