
Acea: in I trim vendite furgoni Ue -12,2%, Italia -15,2%
Milano, 29 apr. (askanews) – Primo trimestre 2025 “difficile” per il mercato dei veicoli commerciali dell’Ue, caratterizzato da cali significativi nei mercati chiave. Lo rileva l’Acea, spiegano che la debole crescita economica, il calo degli ordini e il complesso panorama normativo hanno contribuito a creare incertezza.
Le vendite di veicoli commerciali leggeri o furgoni nell’Ue sono diminuite del 12,2% a 352.490 unità, con i tre mercati principali che hanno contribuito alla flessione. L’Italia ha registrato il calo più significativo con un calo del 15,2% a 47.740 unità, seguita da Francia (-10,7%) e Germania (-10,7%). Al contrario, la Spagna ha registrato un aumento delle immatricolazioni, con un aumento del 12,6%.
Anche le immatricolazioni di nuovi camion sono diminuite del 16%, a 72.941 unità. Il calo è stato principalmente determinato da un calo del 16,6% nelle vendite di autocarri pesanti, insieme a un calo del 12,5% nelle immatricolazioni di autocarri medi. Tutti i principali mercati hanno registrato cali, con Germania e Francia che hanno registrato riduzioni a due cifre, rispettivamente del 25,4% e del 17,6%. Anche Spagna e Italia hanno registrato cali significativi, rispettivamente del 12,8% e del 9,4%.
Le vendite di nuovi autobus sono diminuite dell’1,8% rispetto al primo trimestre del 2024, raggiungendo un totale di 8.674 unità. Tra i principali mercati, la Germania ha registrato un forte calo (-15%), seguita dall’Italia (-7,3%) e Spagna (-0,5%). La Francia ha registrato un leggero aumento (+0,1%), mentre mercati come Svezia (+189,9%) e Grecia (+187,6%) hanno registrato una crescita significativa.
A livello di alimentazioni, il diesel è stata la scelta preferita dagli acquirenti di furgoni. Tuttavia, le vendite sono diminuite del 14%, attestandosi a 290.870 unità, con una quota di mercato dell’82,5% (in calo rispetto all’84,2% del primo trimestre del 2024). I modelli a benzina sono diminuiti del 25,8%, attestandosi a una quota del 5,2%. I furgoni elettrici sono cresciuti del 32,6%, raggiungendo una quota di mercato dell’8,7%, in aumento rispetto al 5,7% del primo trimestre del 2024. Le immatricolazioni di furgoni ibridi sono cresciute dello 0,7%, pur rappresentando solo il 2,5%.
Anche per i camion il diesel ha mantenuto la leadership con il 93,4% delle nuove immatricolazioni, nonostante il calo del 17,7% dei volumi rispetto al primo trimestre del 2024. I camion a ricarica elettrica sono cresciuti del 50,6%, assicurandosi il 3,5% della quota di mercato, in aumento rispetto al 2% dell’anno scorso. I Paesi Bassi hanno guidato la crescita con una crescita del 342,7%, rappresentando il 25% delle vendite di camion a ricarica elettrica nell’Ue.
Per gli autobus, le vendite di mezzi elettrici sono aumentate del 50,3%, con una quota di mercato in aumento dal 13% del primo trimestre del 2024 al 19,9%. La Germania, il mercato più grande in termini di volume, ha registrato una crescita del 118,9%, mentre la Svezia ha registrato il secondo maggior numero di immatricolazioni: 237 autobus elettrici rispetto ai soli 9 del primo trimestre del 2024. Le vendite di autobus ibridi-elettrici invece hanno registrato un calo a due cifre del 28,7%, rappresentando il 10,7% del mercato. Le immatricolazioni di autobus diesel sono diminuite del 5,6%, raggiungendo una quota di mercato del 65,9%, in calo rispetto al 68,5% del primo trimestre del 2024.