
A Roma “Electrical Jubilee”, artisti tedeschi rivelano suoni Giubileo
Roma, 12 mag. (askanews) – Dopo la sua installazione al Museo Maxxi nel 2024, la sound artist Christina Kubisch, questa volta insieme a Tom Thiel e Frank Paul, torna a Roma e al Goethe-Institut presenta un viaggio sensoriale della città in occasione dell’Anno Santo. In mostra i paesaggi sonori elettromagnetici intercettati presso le quattro basiliche papali, San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.
La mostra “Electrical Jubilee”, organizzata e prodotta dal Goethe-Institut Rom, nasce da una ricerca che indaga l’identità sonora di Roma prima e durante il Giubileo. Il progetto nasce dai famosi Electrical Walks dell’artista tedesca: percorsi elettromagnetici che l’artista ha condotto dal 2003 in oltre novanta città del mondo, tra le quali anche a Roma nel 2018 con il Goethe-Institut, e che quest’anno sono stati fatti nuovamente nella Capitale in occasione del Giubileo presso le basiliche papali.
Durante queste passeggiate sonore, i partecipanti indossano speciali cuffie a induzione elettromagnetica, progettate dall’artista stessa. Questi dispositivi permettono di ascoltare i suoni altrimenti inudibili generati da dispositivi elettrici e infrastrutture presenti nei pressi delle basiliche, come ripetitori, sistemi wireless, smartphone e altri oggetti di uso quotidiano.
L’esperienza degli Electrical Walks invita a un ascolto attivo e riflessivo, stimolando una maggiore consapevolezza sull’impatto del turismo e dell’elettrificazione sulla città, promuovendo una fruizione alternativa e inaspettata del paesaggio sonoro di Roma.
La mostra prodotta dal Goethe-Institut Rom raccoglie i risultati di questa ricerca innovativa. L’allestimento ricorda un grande laboratorio, con ambienti dedicati alle opere e ai materiali che documentano le varie fasi del progetto, tra cui fotografie, video e ricostruzioni delle Electrical Walks svolte a Roma. Sono presenti installazioni audiovisive che permettono al pubblico di rivivere questa esperienza in modo interattivo, esplorando digitalmente le zone coinvolte e ascoltando i suoni ambientali delle aree giubilari.
Inoltre, attraverso l’installazione “The Mixer Project” è possibile creare in tempo reale mixaggi sonori utilizzando un controller a 4 canali, simile ad una postazione da DJ. Il materiale sonoro, sia acustico sia elettromagnetico, è costituito da suoni registrati a Roma nella zona delle basiliche. Il processo di mixaggio, grazie all’interfaccia intuitiva realizzata dal programmatore e musicista Tom Thiel, è particolarmente intuitivo e permette al pubblico di creare una propria composizione musicale. Il risultato si potrà portare a casa tramite pennetta usb o riceverla per email.
Infine, una postazione di ascolto rende possibile immergersi nel paesaggio acustico della città, rendendo visibile e percepibile qualcosa che in apparenza si nasconde. La mostra non solo racconta il percorso di ricerca di Christina Kubisch e del suo team, ma invita anche a riflettere sulla nostra relazione con l’ambiente urbano e tecnologico in un momento di grande trasformazione per Roma.
Il progetto è promosso da Kappabit, in collaborazione con il Laboratorio LAT Arte e Tecnologie – Dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università di Roma “Tor Vergata” e con il supporto del Centro di Eccellenza del Distretto Tecnologico della Cultura della Regione Lazio. Responsabile scientifico del progetto è Giulio Latini (Università di Roma “Tor Vergata”), autore del Project Work è Marco Contini (Kappabit). Il progetto è curato da Valentino Catricalà.
L’organizzazione della mostra è di Davide Silvioli. Partner del progetto: Accademia Tedesca di Roma Villa Massimo, Filosofia in Movimento, Goethe-Institut Rom, MAXXI | Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Ultima Oslo Contemporary Music Festival.
(Credit photo Frank Paul per Kappabit)