
Unrae: dopo -5,1% di luglio, taglia stime 2025 a 1,51 mln auto
Milano, 1 ago. (askanews) – Dopo il -5,1% di luglio, il mercato automobilistico italiano rischia di chiudere l’anno con 400mila auto in meno rispetto al 2019. Una sofferenza strutturale che non accenna a migliorare, osserva l’Unrae.
L’associazione ha rivisto al ribasso le stime per il 2025: 1.515.000 nuove immatricolazioni, 25mila auto in meno rispetto alle previsioni di aprile.
Riguardo le alimentazioni l’Italia è quintultima nell’Unione Europea per immatricolazioni di auto elettriche nel 2024 secondo la recente analisi Eurostat. Solo Bulgaria, Polonia, Slovacchia e Croazia registrano performance inferiori al nostro Paese.
Secondo Unrae, per accelerare la transizione energetica gli incentivi rappresentano uno strumento importante, ma risultano inefficaci se progettati con caratteristiche di discontinuità, soglie di price cap restrittive, limitazioni eccessive e tempi troppo lunghi tra annuncio e implementazione. Per garantire beneficio reale ai consumatori e orientarli con fiducia verso una transizione complessa, l’Associazione ritiene necessaria una strategia pianificata che offra visibilità quinquennale su divieti e tecnologie disponibili.
Unrae ribadisce l’importanza fondamentale della riforma del trattamento fiscale per i veicoli aziendali, attraverso la modulazione di detraibilità Iva e deducibilità dei costi basata sulle emissioni di CO2 e la riduzione del periodo di ammortamento. La Delega Fiscale in scadenza a fine mese rappresenta un’opportunità imperdibile per realizzare questi interventi. L’Associazione auspica che la scadenza possa essere prorogata al 31 dicembre 2026 con il voto favorevole del Senato previsto per il 6 agosto prossimo. L’obiettivo finale è una completa revisione dell’impianto fiscale, con possibili interventi graduali qualora le esigenze di bilancio lo richiedessero. Il rapido tasso di rotazione delle auto aziendali consentirebbe di immettere nel mercato dell’usato veicoli più sostenibili, rappresentando un’opportunità di acquisto per i consumatori interessati a sperimentare gradualmente la nuova mobilità.
“Il mercato italiano dell’auto continua a mostrare segnali di sofferenza evidenti. A luglio registriamo un’ulteriore contrazione che porta il calo da inizio anno al -3,8% rispetto al 2024 e al -21,3% rispetto al 2019: si tratta di 263.000 auto perse in confronto al periodo pre-pandemico, un dato che dovrebbe allarmare tutti”, ha dichiarato Roberto Pietrantonio, presidente di Unrae.
“Nel contesto dell’Unione Europea dove l’Italia nel 2024 è quintultima per penetrazione delle auto elettriche, il rischio concreto è che il nostro Paese diventi sempre meno attrattivo per investimenti e offerta. È il momento di agire: occorrono incentivi stabili, semplici e pianificati, che orientino i consumatori e restituiscano fiducia nel cambiamento, così come è urgente una riforma fiscale per le auto aziendali, leva essenziale per favorire una transizione reale. Senza queste misure, non solo il mercato resterà debole, ma saranno i cittadini e il sistema-Paese a pagarne il prezzo”, ha concluso Pietrantonio.