
Fi, P.S.Berlusconi: guardi avanti. Tajani: “Partito ha porte spalancate
Roma, 9 lug. (askanews) – Alle due guerre combattute e a quella commerciale sui dazi, che ne fanno (parole sue) “il ministro degli Esteri più sfigato della storia”, forse Antonio Tajani dovrà ora aggiungerne un’altra, ‘politica’: quella che i figli del fondatore di Forza Italia sembra abbiano deciso di muovergli sulla gestione del partito. Certo, le parole usate oggi da Pier Silvio Berlusconi non hanno il peso di accuse vere e proprie, suonano piuttosto come delle sincere considerazioni. Ma dette da chi, insieme agli altri figli dell’ex Cavaliere, al fratello Paolo e all’ultima compagna Marta Fascina, sostiene finanziariamente il partito, esse assumono senza dubbio una luce diversa.
Il giudizio sulla gestione di Forza Italia è “assolutamente positivo” e “se non ci fosse Tajani bisognerebbe inventarlo – ha premesso l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset a margine della presentazione alla stampa dei nuovi palinsesti Tv -, ma questo non vuol dire che non si possa sempre fare meglio e io stimolo Tajani a guardare avanti e a introdurre nella squadra del partito presenze nuove, che non vuol dire necessariamente giovani”. “Oggi il mondo della politica – ha proseguito Pier Silvio Berlusconi – ha delle mancanze di leadership, bisogna far crescere i leader. Bisogna guardare avanti, è una questione di apertura, di visione del futuro”, ha esortato il figlio del fondatore di Forza Italia. Che poi non ha escluso affatto una sua discesa nell’agone politico. “Io ho 56 anni, mio padre è entrato in politica a 58… Oggi non ne ho nessuna intenzione e non penso alla politica” ma “guardando al futuro non lo escludo, così come non escludo tante altre cose nella mia vita. Ma è sciocco parlarne oggi, perché oggi non ha alcuna concretezza”.
Con il suo aplomb Tajani ha replicato che “io guardo sempre avanti, se andiamo a vedere quanti sono i parlamentari che hanno aderito e stanno aderendo a Forza Italia a livello regionale e nazionale” vedrete che “le porte di Forza Italia sono sempre aperte, anzi, spalancate, e”, soprattutto, “guardiamo avanti”. “Avete visto – si è rivolto ai giornalisti nel Transatlantico alla Camera – che abbiamo un nuovo segretario nazionale dei giovani, mi pare che abbia una buona personalità, no? Sta facendo bene, va in televisione”, ha aggiunto Tajani riferendosi a Simone Leoni. Questo vuol dire che, secondo Tajani, “stiamo facendo crescere una classe dirigente. Io sono sempre per allargare e aprire le porte di Forza Italia quindi sono assolutamente d’accordo” con le parole di Pier Silvio Berlusconi. Sull’eventuale discesa in campo di Pier Silvio il vicepremier ha invece risposto con un “Magari! Se scende – ha spiegato – è un’ottima cosa, saremmo assolutamente contenti! Più quelli che scendono in campo sono di peso” e meglio è… “Poi lui col nome che porta…”. In ogni caso, ha aggiunto il titolare della Farnesina, “il fatto che la famiglia Berlusconi si interessi ai destini di Forza Italia significa che ci tengono, ci sostengono, devo dire sempre con grande garbo e discrezione”.
Tajani non fa una piega nemmeno su quanto detto sullo Ius Scholae da Pier Silvio, il quale aveva affermato di condividerne il principio ma di non ritenerlo una priorità. “Io – ha spiegato il vicepremier – la penso esattamente alla stessa maniera, l’ho sempre detto anche io. La priorità è la giustizia, la priorità è la sanità, è la manovra economica, quindi è perfettamente la stessa cosa”, tant’è che quando giorni fa ho detto che lo la riforma della cittadinanza non era una priorità avete scritto “Tajani fa marcia indietro. No, io ho sempre detto che non è una priorità però la posizione non cambia, io sono convinto di quello che dico, e sono pronto a spiegarlo a tutti coloro che non hanno letto il testo del disegno di legge di Forza Italia. Non c’è alcuna differenza nella sostanza” con quanto detto dall’amministratore delegato di Mfe-Mediaset.
Nel partito nessuno accoglie con sospetto l’intervento di Pier Silvio. In Transatlantico la deputata Rita Dalla Chiesa, per anni volto delle tv Mediaset, non lascia spazio a interpretazioni: “Della famiglia Berlusconi mi sono sempre fidata”, taglia corto. Ma di certo tra i parlamentari, dopo l’intervista del febbraio scorso di Marina Berlusconi al Foglio, che alla maggioranza dei commentatori era sembrato un manifesto politico e un “avviso” a Forza Italia, ora ci si chiede quando arriverà il prossimo “warning”.