16 associazioni Ue: semplificare regolamento deforestazione

16 associazioni Ue: semplificare regolamento deforestazione

Roma, 8 lug. (askanews) – Sedici associazioni europee tra cui Copa e Cogeca, Fefac, Efic, Apag, Bioenergy Europe e Cepf chiedono in una nota congiunta alla Commissione Ue di includere il regolamento UE sulla deforestazione (Eudr) nelle proposte di semplificazione del programma di lavoro 2025 della Commissione, e in particolare, nei prossimi pacchetti legislativi Omnibus, iniziative che “rappresentano un’opportunità da non perdere. Esortiamo pertanto – scrivono – la Commissione a includere una revisione completa dell’Eudr nell’ambito di queste proposte di semplificazione”. Le organizzazioni sindacali, che avevano accolto con favore la decisione, presa nel dicembre 2024, di prorogare l’inizio dell’attuazione del regolamento UE sulla deforestazione, ribadendo un appello, fatto più volte, a spostare l’attenzione verso una semplificazione significativa.

Le principali preoccupazioni riguardano “l’applicabilità pratica del regolamento, la sua mancanza di proporzionalità, il notevole onere amministrativo che impone, le incertezze giuridiche e la deviazione dei flussi di materie prime che potrebbero derivarne. Queste problematiche – scrivono le 16 organizzazioni – sono sempre più riconosciute anche dai membri del Parlamento europeo e dai ministri dell’Agricoltura, che hanno pubblicamente chiesto una semplificazione sostanziale e un approccio proporzionato all’attuazione dell’Eudr”.

Alla luce di queste preoccupazioni “sottolineiamo – scrivono – l’urgente necessità di un’attuazione dell’Eudr più mirata, basata sul rischio e praticabile, che vada oltre quanto previsto dal regolamento vigente. Nonostante gli sforzi della Commissione europea per chiarire il regolamento attraverso documenti di orientamento e domande frequenti (FAQ), queste iniziative non hanno apportato miglioramenti significativi per rispondere alle nostre principali preoccupazioni, sebbene alcuni chiarimenti forniti siano apprezzati. È fondamentale che questi documenti non abbiano alcun valore giuridico e siano soggetti a interpretazioni divergenti nei diversi Stati membri. Pertanto, la semplificazione dovrebbe essere attuata direttamente attraverso modifiche al regolamento”, concludono.

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