Riforme, Calenda: serve assemblea costituente 100 membri non ricandidabili

Riforme, Calenda: serve assemblea costituente 100 membri non ricandidabili

Roma, 30 giu. (askanews) – Un’assemblea eletta, di 100 membri non ricandidabil alle elezioni politiche successive, che riscriva tutta la seconda parte della Costituzione. E’ la proposta contenuta in un disegno di legge presentato dal leader di Azione Carlo Calenda e dal presidente della Fondazione Einaudi Giuseppe Benedetto nel corso di una conferenza stampa al Senato.

“È nostra convinzione, non da oggi – ha spiegato Calenda – che non ci sarà, a parte la separazione delle carriere, anche in questa legislatura alcuna riforma costituzionale. Non ci sarà perché tutto il processo di discussione della riforma costituzionale finisce inevitabilmente per essere preda di logiche che sono politiche e contingenti. L’altro elemento sostanziale è che oggi il 36% degli italiani ritiene il sistema democratico un sistema incapace di attuare qualsiasi cosa, cioè letteralmente un sistema che non riesce a produrre risultati. E da queste due elementi nasce un pericolo gigantesco per la democrazia perché se da un lato noi abbiamo nella seconda parte della Costituzione un sistema disfunzionale, dall’altro non riusciamo a cambiarlo in nessun modo. Ecco perché noi riteniamo che l’unico sistema che abbia una qualche plausibilità di funzionare è, ispirandosi all’assemblea costituente, quello di avere un’assemblea, eletta in un’elezione popolare con un sistema proporzionale, di 100 membri che abbia l’incarico precipuo di ridiscutere tutta la seconda parte della Costituzione fermando ogni processo di riforma costituzionale nel mentre”.

“I membri di questa assemblea – ha proseguito il leader di Azione – avrebbero però le ragioni di un’incompatibilità ad essere candidati nelle liste dei partiti delle liste e delle elezioni politiche successive, perché il vantaggio del singolo parlamentare costituente eletto diventerebbe a quel punto quello di portare a casa la nuova Costituzione, indipendentemente dalle dinamiche politiche contingenti”.

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