
Agricoltura, in Piemonte nasce il tavolo tecnico fitosanitario
Roma, 27 giu. (askanews) – A decidere riguardo l’applicazione in Piemonte dei disciplinari dei fitofarmaci nell’agricoltura biologica e sostenibile, e le eventuali deroghe, sarà d’ora in avanti il nuovo Tavolo permanente tecnico fitosanitario. Sarà presieduto dall’Assessore all’Agricoltura e composto dal dirigente del Servizio fitosanitario regionale, dal presidente della Fondazione Agrion e dai rappresentanti delle principali organizzazioni professionali agricole. Il Piemonte si potrà così allineare nelle proprie prescrizioni alle altre Regioni italiane, tutte dotate di normative più aderenti alle esigenze dei produttori, alle emergenze meteo-climatiche e alle evoluzioni dei mercati.
A istituire il Tavolo fitosanitario è un emendamento introdotto alla Legge Regionale 1/2019, la norma-quadro regionale sull’agricoltura, presentato in Consiglio regionale dal consigliere Claudio Sacchetto del Gruppo Fratelli d’Italia d’intesa con l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e inserito nella Legge regionale di riordino approvata ieri.
Spiega Bongioanni: “a decidere l’applicazione sul territorio regionale delle linee guida sui fitofarmaci autorizzati dal Masaf per l’agricoltura a produzione integrata e biologica era finora il servizio fitosanitario regionale. Tuttavia, i sempre più frequenti eventi riconducibili al cambiamento climatico, le restrizioni normative o le situazioni eccezionali di mercato hanno reso non più rinviabile assumere le decisioni in una sede collegiale che tenga conto delle richieste della filiera e delle organizzazioni professionali”.
Per questo in Regione è stato istituito il Tavolo Fitosanitario, che oltre ai rappresentanti delle associazioni produttive integra a livello di supporto tecnico-scientifico la rappresentanza della Fondazione Agrion. Per autorizzare a livello regionale la limitazione d’uso di principi attivi o la concessione di deroghe alle linee guida nazionali, la Giunta regionale dovrà quindi d’ora in avanti tenere conto del parere vincolante formulato dal Tavolo fitosanitario regionale.