Libri, pericolo bolle finanziarie: essere dei geni non basta per non correre rischi

Libri, pericolo bolle finanziarie: essere dei geni non basta per non correre rischi

Roma, 24 giu. (askanews) – Anche Isaac Newton bruciò il suo capitale, travolto nella “Bolla della Compagnia dei Mari del Sud”. Il libro “Eco delle Bolle, Conversazioni sulle Frenesie Finanziarie” spiega come la storia economica può insegnare a riconoscere i segnali di alert e non commettere errori. Un pericolo quanto mai attuale. Essere dei geni non basta per conoscere il mondo della finanza. Lo sa bene Isaac Newton che, nel 1720, venne travolto dalla “Bolla della Compagnia dei Mari del Sud”. Lo scienziato, ingannato dall’euforia dei mercati, acquistò molte azioni della “lanciatissima” South Sea Company ma quando scoppiò la bolla speculativa, bruciò l’equivalente di 3,5 milioni di euro di oggi. Qualcuno potrebbe dire: “Erano altri tempi” ma invece sta proprio qui l’errore e ce lo spiega un libro: “Eco delle Bolle, Conversazioni sulle Frenesie Finanziarie”, edito da Franco Angeli e scritto da Alessandro Greppi, di professione investitore istituzionale.

“Studiando quanto accaduto in passato – sottolinea l’autore in una nota – ci si dota di una bussola preziosa per navigare in un mare in continuo mutamento e proteggere il proprio patrimonio dalle scelte irrazionali che possono derivare da speculazioni incontrollate. La storia delle bolle ci insegna che la capacità di riconoscere i segnali di un eccesso speculativo è determinante per riconoscere come l’entusiasmo eccessivo, l’overconfidence e il contagio speculativo, possano dar vita a fenomeni completamente scollegati dalla realtà”.

La consapevolezza che deriva dallo studio dei cicli storici e dalla comprensione delle dinamiche psicologiche che li alimentano, quindi, è un’arma per evitare di cadere preda di narrazioni seducenti ma prive di sostanza, permettendo agli investitori di affrontare con maggior lucidità le sfide poste dall’evoluzione continua dei mercati finanziari. E il volume, in questo senso, è molto più di un libro sulla finanza ma una guida per comprendere il panorama in continua evoluzione delle borse globali e delle bolle speculative. L’obiettivo di questa pubblicazione – rivolta sia ai professionisti in cerca di nuove prospettive, sia agli appassionati desiderosi di approfondire un tema affascinante e quanto mai attuale come quello della speculazione finanziaria – è offrire una comprensione chiara delle anomalie di mercato, aiutando il lettore a distinguere tra una normale fluttuazione e una vera e propria bolla. Molto spesso, infatti, il termine “bolla” viene utilizzato con leggerezza per descrivere un marcato apprezzamento di un asset, creando confusione e oscurando i segnali di reale instabilità e le dinamiche che portano al collasso. E per offrire punti di vista articolati e tra loro complementari, sono stati coinvolti anche esperti del settore finanziario con background e percorsi variegati.

“La storia -prosegue Alessandro Greppi- insegna che le bolle speculative, dai tulipani del XVII secolo alle più recenti bolle legate alle nuove tecnologie, seguono dinamiche ricorrenti: la diffusione di storie coinvolgenti che spengono la razionalità, il contagio emotivo che induce decisioni impulsive e l’incapacità di riconoscere tempestivamente i segnali di instabilità, proprio come accadde allo scienziato inglese. Individuare e comprendere queste trappole mentali non solo aiuta a evitare errori costosi, ma diventa un vantaggio strategico per orientarsi in un mercato che, pur essendo guidato dall’innovazione e dalla tecnologia, rimane inevitabilmente il riflesso delle fragilità umane e delle illusioni che, se ignorate, possono trasformarsi in vere e proprie crisi finanziarie”.

L’aspetto psicologico risulta fondamentale perché il ruolo delle emozioni e della fragilità umana in questi processi è elemento essenziale tanto per gli investitori professionali quanto per gli studiosi dell’economia. L’illusione di una crescita infinita si scontra inevitabilmente con la realtà. Ogni ciclo di euforia lascia dietro di sé preziose lezioni, spingendo gli investitori a sviluppare un approccio critico e a diffidare di narrazioni affascinanti ma ingannevoli. “Se osserviamo i casi in cui il mercato collassa dopo un periodo di eccezionale frenesia – evidenzia il prof. Duccio Martelli – la storia dimostra come, nonostante le evidenze, la maggior parte della comunità finanziaria cada puntualmente nell’errore, pensando: ‘Questa volta è diverso. Io sono più furbo e non mi faccio fregare!'”. Facendo un parallelismo, evidenzia invece Carlo Benetti, un altro dei professionisti presenti nella pubblicazione, “la paura di perdersi un’opportunità che ha rovinato Newton è lo stesso meccanismo psicologico che ha portato molti investitori a partecipare, senza pensarci troppo, ad altri episodi speculativi nei secoli successivi”.

“Le emozioni collettive – chiosa l’autore – possano trasformare il mercato in un’arena dominata dall’irrazionalità. L’entusiasmo travolgente e il desiderio di partecipare a un fenomeno epocale, spesso sostituiscono qualsiasi valutazione razionale del valore di un asset, spingendo migliaia di investitori a inseguire rendimenti illusori. L’effetto gregge diventa il motore principale di queste dinamiche: la paura di rimanere esclusi (FOMO – Fear Of Missing Out) e l’euforia di guadagni facili portano a decisioni impulsive, amplificate dalla velocità con cui le informazioni e le speculazioni si diffondono sui social media”. L’imperativo, quindi, è studiare, leggere e informarsi per conoscere le dinamiche della storia finanziaria e non commettere altri errori.

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