Agricoltura, in Piemonte stop fino a 12/26 al deflusso ecologico

Agricoltura, in Piemonte stop fino a 12/26 al deflusso ecologico

Roma, 20 giu. (askanews) – Grazie a un emendamento del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia alla Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale 2025 approvato ieri dall’Aula di Palazzo Lascaris in Regione Piemonte, viene rinviata al 31 dicembre 2026 su tutto il territorio regionale l’applicazione del cosiddetto “Deflusso ecologico”, ossia l’obbligo imposto da una contestata normativa Ue di garantire una portata prefissata nell’alveo dei fiumi, limitando o impedendo l’attività di irrigazione dei campi, compresi in Piemonte settori peculiari e di pregio come le risaie, a forte rischio di rimanere all’asciutto.

L’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e il consigliere FdI e presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Piemonte Claudio Sacchetto, primo firmatario della proposta, spiegano in una nota: “con questo provvedimento abbiamo voluto dare un segnale forte rispetto alle richieste che più volte ci sono pervenute dalle Organizzazioni agricole e dai Consorzi irrigui in merito all’applicazione del Deflusso Ecologico, che in molti casi risulta del tutto inapplicabile e potenzialmente devastante per il sistema irriguo della nostra Regione. È un intervento di buon senso a favore della nostra agricoltura”.

Inoltre, un comma inserito dall’emendamento nel testo di legge va a normare la percentuale d’acqua da garantire nei corsi d’acqua in maniera compatibile con la necessità di provvedere alle operazioni di irrigazione e di cura dei terreni. La norma viene quindi resa più flessibile, meno teorica e più aderente alla realtà idrografica del Piemonte, che vede la preponderanza di corsi d’acqua a carattere torrentizio e dalla portata discontinua. Spiegano Bongioanni e Sacchetto: “per stabilire la possibilità e l’entità del prelievo idrico, la portata del corso d’acqua non verrà più predeterminata a priori e a tavolino, ma calcolata in modo dinamico sulla base del flusso effettivo del periodo di riferimento”.

La norma garantisce infine ai Presidenti delle Province la copertura legislativa necessaria alla possibilità di concedere le deroghe specifiche.

Concludono Bongioanni e Sacchetto: “abbiamo inserito, insomma, un principio importante nella legislazione regionale che, garantendo da un lato il rispetto del Deflusso Ecologico, permetterà ai Consorzi irrigui di gestire con maggiore velocità e flessibilità i periodi di deficit idrico e di prelievo nel rispetto dell’ambiente ma nella chiara consapevolezza che l’irrigazione non può che essere garantita ad ogni costo. L’agricoltura, dopo il consumo umano, deve essere il primo settore che deve vedere garantito il diritto all’acqua”.

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