
Tra Iran e Israele nuovi attacchi missilistici, l’Europa tenta la via diplomatica
Roma, 20 giu. (askanews) – La guerra nei cieli tra Israele e Iran è entrata oggi nella seconda settimana con una nuova ondata di attacchi missilistici, ma anche una rinnovata attività diplomatica europea che mira a spingere Teheran verso una soluzione negoziata. Il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che ogni decisione su un eventuale coinvolgimento diretto degli Stati Uniti sarà presa entro due settimane, definendo indirettamente una cornice temporale per un negoziato.
Secondo Human Rights Activists News Agency, gli attacchi aerei israeliani avrebbero causato 639 morti in Iran, inclusi alti ufficiali militari e scienziati nucleari. Secondo Reuters almeno una ventina di civili israeliani sarebbero stati uccisi dai missili iraniani, ma l’agenzia precisa di non aver potuto verificare in modo indipendente queste cifre.
I ministri degli Esteri di Regno Unito, Francia e Germania, insieme all’Alto rappresentante UE per la politica estera, si incontrano oggi a Ginevra con il ministro iraniano Abbas Araqchi, nel tentativo di de-escalation.
“Ora è il momento di fermare le gravi immagini che arrivano dal Medio Oriente. Un’escalation regionale non gioverebbe a nessuno”, ha commentato il ministro britannico David Lammy.
Il capo della diplomazia iraniana ha però escluso negoziati con gli Usa finchè continuano gli attacchi israeliani. Nel frattempo, il segretario di Stato USA Marco Rubio ha incontrato Lammy e ha tenuto colloqui con i colleghi di Australia, Francia e Italia. Ieri sera il ministro degli Esteri Tajani lo ha sentito al telefono e ha parlato anche con l’omologo iraniano. Al capo della diplomazia di Teheran, Abbas Araghchi, Tajani ha confermato la contrarietà italiana al fatto che l’Iran si doti dell’arma atomica, e ha ripetuto l’impegno del governo italiano per arrivare rapidamente a una de-escalation che porti alla fine degli scontri militari Iran-Israele.
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto una lunga conversazione telefonica, condannando Israele e chiedendo la de-escalation del conflitto, ha riferito il Cremlino.