Ue, Dombrovskis conferma asimmetria in regole deficit e spese difesa

Ue, Dombrovskis conferma asimmetria in regole deficit e spese difesa

Roma, 19 giu. (askanews) – Il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis ha confermato la presenza di un problema di asimmetria, nelle regole del Patto di stabilità e di crescita, sulle procedure per deficit eccessivo e l’eventuale ricorso alla clausola nazionale di sospensione del Patto stesso per aumentare le spese in difesa. In pratica, le regole penalizzano i Paesi che devono uscire da procedure per deficit eccessivo già in corso.

Oggi a mettere in rilevo il problema è stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, parlando della necessità di “aggiornare” le regole che altrimenti rischiano di apparire “stupide e senza senso”.

“Abbiamo avuto questa discussione all’eurogruppo di oggi e ho avuto anche discussioni bilaterali con il ministro Giorgetti. Effettivamente è una situazione che stiamo fronteggiando – ha confermato Dombrovskis – in base alle regole le condizioni per aprire le procedure per deficit eccessivo e per chiuderle non sono necessariamente simmetriche”.

Sulla decisione se aprire una procedura (Edp) “possiamo tenere conto di fattori rilevanti e circostanze eccezionali e possiamo anche tenere conto dell’attivazione della clausola nazionale di sospensione del Patto. E lo abbiamo fatto in alcuni casi nel pacchetto di primavera. Mentre per chiudere una procedura Edp la regolamentazione è molto chiara e molto stretta: può essere fatto solo quando il deficit è portato sotto il valore di riferimento del 3% del Pil e quando la Commissione europea preveda che resti sotto questo valore guardando avanti”. Le regole “dicono esplicitamente che i fattori rilevanti non devono essere presi in considerazione”, ha detto.

“Questo è il quadro regolamentare con cui operiamo e i legislatori, quando lo hanno approvato, avevano previsto questa asimmetria nelle regole”, ha sottolineato l’eurocommissario.

Ciò detto, “ovviamente esaminiamo questa situazione. Ma è opportuno far notare che anche per i Paesi in procedura per deficit eccessivo è possibile prendere in considerazione la flessibilità offerta dalla clausola nazionale sospensione del Patto”, nel senso che possono di avere la deviazione prevista e autorizzata sulla dinamica di spesa: “è qualcosa che si può fare”.

Si può fare ma con delle conseguenze, ha spiegato Dombrovskis: “Anche i paesi in deficit e eccessivo possono usare questa clausola, e possono avere questi 1,5 punti di Pil di flessibilità eccezionale. Ne terremo conto quando valuteremo la traiettoria correttiva. Quello che cambierebbe, a livello pratico, è la data di uscita dalla procedura per deficit eccessivo. Perché se i Paesi usano questa clausola, il deficit sarà più alto e l’uscita dalla procedura sarà più avanti. Questo cambierebbe a livello pratico”. In pratica la procedura Edp durerà di più, ripetto a quanto accadrebbe se i Paesi in questione non facessero ricorso alla clausola.

“Ma in termini di applicazione, la clausola può essere utilizzata anche per i paesi in procedura Edp”, ha ribadito Dombrovskis.

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