
Aspiranti prof.: boom richieste per Lettere e Sostegno, il Sud traina
Roma, 17 giu. (askanews) – La professione dell’insegnante continua a essere tra le più richieste in Italia: negli ultimi 18 mesi sono stati banditi due concorsi pubblici che hanno offerto complessivamente oltre 63.000 posti tra scuola primaria e secondaria, e un nuovo bando è atteso dopo l’estate, a conferma della cronica carenza di insegnanti nel Paese. Parallelamente, l’interesse verso la carriera docente è in costante crescita, come dimostrano sia le oltre 200.000 domande presentate per l’ultimo concorso docenti nella scuola secondaria, sia la forte partecipazione ai corsi propedeutici all’insegnamento, i percorsi 30/36/60 CFU introdotti dalla riforma Bianchi del 2023. Per analizzare questo fenomeno, AteneiOnline – servizio di orientamento per la formazione degli aspiranti docenti – pubblica il report “Diventare Docenti 2025′, realizzato a partire dall’elaborazione dei dati dell’ultimo concorso per la scuola secondaria (medie e superiori) condivisi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e delle richieste di informazioni e iscrizioni ai corsi per docenti ricevute dal servizio. Il report offre così uno spaccato chiaro sull’interesse verso la professione docente, evidenziando differenze significative sia a livello geografico sia per quanto riguarda le materie di insegnamento.
‘Il report Diventare Docenti 2025 nasce dalla volontà di approfondire un fenomeno che riguarda il futuro del nostro sistema educativo: l’interesse crescente verso la professione docente e le sue dinamiche a livello nazionale”, spiega Matteo Monari, fondatore di AteneiOnline: “Analizzando i dati delle candidature e delle richieste di formazione, emerge in primis il grande fascino che l’insegnamento continua a esercitare, con Lettere e Sostegno tra le discipline più ambite, a conferma di un Paese che guarda con attenzione sia alla valorizzazione delle materie umanistiche sia all’inclusività. In questo contesto, il nostro scopo è mettere a disposizione le più moderne tecnologie e metodologie per orientare e accompagnare gli aspiranti docenti sino al raggiungimento del loro obiettivo, in modo sempre più mirato e rispondendo concretamente alle nuove esigenze del mondo della scuola’.
INTERESSE PER LA PROFESSIONE DOCENTE: LA CALABRIA AL PRIMO POSTO – Considerando le domande presentate per il concorso docenti nelle scuole medie e superiori, emergono differenze significative nella distribuzione geografica. La Lombardia guida la classifica con il 16,1% delle richieste, seguita da Lazio (11,9%) e Campania (9,6%).
Tuttavia, l’analisi di AteneiOnline, rapportando il numero di richieste pervenute alla popolazione residente in ogni regione, rivela un quadro diverso: il maggior livello di interesse per la professione docente si registra al Sud, in regioni come Calabria, Puglia e Basilicata. In queste aree, l’interesse per la carriera di insegnante è quasi doppio rispetto a quello riscontrato in regioni del Nord come Emilia-Romagna, Liguria e Friuli-Venezia Giulia, che si posizionano in fondo alla classifica.
Questa distribuzione geografica individuata da AteneiOnline riflette due tendenze principali. Da un lato, le regioni più popolate e urbanizzate attraggono il maggior numero di aspiranti docenti, suggerendo una correlazione tra densità abitativa e domanda di lavoro nel settore scolastico. Dall’altro, il livello di interesse per la professione cala rapidamente risalendo la penisola, mettendo in evidenza un marcato divario tra Nord e Sud.
LETTERE DOMINA LE PREFERENZE: 1 SU 5 SCEGLIE LE MATERIE UMANISTICHE – Secondo il report Diventare Docenti 2025, dall’analisi delle domande presentate per il concorso docenti nelle scuole medie e superiori si evidenziano preferenze nette verso alcune discipline. Un aspirante docente su cinque sceglie di insegnare Lettere (19,3%), confermando il primato delle materie umanistiche. Un’altra area significativa è rappresentata dalle classi di concorso per il sostegno scolastico, che complessivamente attirano quasi il 13% delle domande, indice di un forte interesse verso ambiti legati all’inclusività e all’educazione. Questa specializzazione è inoltre vista da molti aspiranti docenti come una possibile porta di accesso al settore dell’educazione, grazie anche alla crescente richiesta di competenze di questo tipo da parte del sistema scolastico.
Seguono Educazione Fisica (12,4%) e Lingue straniere (12%), mentre le materie scientifiche si ritrovano ad essere il fanalino di coda tra le discipline storicamente più insegnate. Matematica e Scienze raccolgono infatti appena il 5,5% delle candidature, seguite da Scienze Naturali, Chimiche e Biologiche con il 4,9%. Questo potrebbe riflettere un minore interesse per l’insegnamento da parte dei laureati idonei o essere conseguenza diretta della minore disponibilità di candidati con formazione scientifica avanzata (secondo l’analisi Human presentata da Vis Factor a inizio 2025, solo il 29% dei laureati italiani è infatti laureato in discipline STEM, penultimo posto in Europa).
Discipline più specifiche o di nicchia – con una disponibilità di posizioni di gran lunga inferiore – come Disegno e Storia dell’Arte (4,2%), registrano numeri più contenuti, pur continuando a suscitare un interesse proporzionalmente significativo tra i candidati.
CAMPANIA E SICILIA GUIDANO L’INTERESSE PER LE MATERIE UMANISTICHE – A guidare l’interesse per l’insegnamento di Lettere è la Campania, dove raccoglie oltre il 25% delle domande totali degli aspiranti docenti, seguita dalla Sicilia con il 24,7%. Queste due regioni rappresentano da sole un quarto del totale (25%) dei candidati all’insegnamento di questa disciplina a livello nazionale.
Come emerge dall’analisi di AteneiOnline, le discipline umanistiche continuano quindi a rappresentare un punto di riferimento per gli aspiranti docenti del Mezzogiorno, spesso trainati dall’alto numero di laureati in facoltà come Lettere, Filosofia e Scienze Umanistiche.
SOSTEGNO: BASILICATA, LAZIO E MOLISE TRAINANO L’INTERESSE ALLE SUPERIORI – Con oltre 30.000 richieste ricevute, l’interesse degli insegnanti italiani per il sostegno alle medie e alle superiori si conferma un pilastro fondamentale sul quale il sistema scolastico può contare, riflettendo una crescente consapevolezza dell’importanza dell’inclusività nel contesto educativo italiano.
Per quanto riguarda il sostegno per le superiori, la Basilicata guida la classifica con oltre il 23% di domande sul totale regionale, seguita dal Lazio con il 17,1% e dal Molise, che registra il 16,5%. Il sostegno per le medie riscuote invece grande interesse in Molise (14,1% sul totale delle domande nella regione), Puglia (6,9%) e Calabria (6,2%). I dati, spiega l’analisi di AteneiOnline, anche in questo caso evidenziano un maggiore interesse per questo settore di insegnamento nelle regioni del Sud rispetto a quelle del Nord Italia.
GEOGRAFIA DELLA FORMAZIONE: IL SUD IN PRIMA LINEA PER I CORSI DOCENTI – Dall’analisi delle richieste ricevute in merito ai corsi propedeutici all’ammissione al concorso docenti dal servizio di orientamento di AteneiOnline emerge che, sebbene l’interesse sia distribuito su tutto il territorio nazionale, alcune regioni si distinguono per una maggiore partecipazione: questo può fornire indicazioni utili per orientare l’offerta formativa di settore in base alle necessità regionali e alle specificità locali.
Tra le regioni con il maggior numero di richieste spiccano il Lazio, da cui proviene quasi una domanda su tre (28,9%), e la Campania, che registra un significativo 11,1%. A queste si aggiungono altre regioni meridionali come la Puglia (7,7%) e la Sicilia (6,4%); dati che confermano il forte interesse da parte dei laureati del Centro e del Sud per una carriera come docente. Al Nord spicca la Lombardia, che si distingue con un 9,6% delle richieste.
“Dall’analisi del report ‘Diventare Docenti 2025’ emerge dunque un profilo chiaro dell’aspirante docente italiano: si tratta prevalentemente di candidati provenienti dal Centro e dal Sud Italia, con un forte interesse verso l’insegnamento delle discipline umanistiche, in particolare Lettere, e una significativa attenzione per il sostegno scolastico”, conclude Monari: “Questo dato riflette non solo una tradizione culturale radicata, ma anche la presenza di un elevato numero di laureati in facoltà umanistiche in queste aree. La crescente partecipazione ai percorsi formativi e l’entusiasmo dimostrato per la professione sono segnali importanti di come l’insegnamento continui a rappresentare, per molti italiani, una vocazione e una concreta opportunità di costruire il futuro del nostro Paese”.