Vino, Consorzio Alta Langa: Giovanni Minetti nuovo presidente

Vino, Consorzio Alta Langa: Giovanni Minetti nuovo presidente

Milano, 17 mag. (askanews) – Cambio della guardia ai vertici del Consorzio Alta Langa: il nuovo presidente è Giovanni Minetti (Tenuta Carretta), che succede a Mariacristina Castelletta, che ha guidato la compagine nell’ultimo triennio. Il Cda dell’ente ha eletto vicepresidente Gianmario Cerutti (Coppo).

Oggi, nel Cda guidato da Minetti e Cerutti siedono Giovanna Bagnasco (Agricola Brandini), Piero Bagnasco (Fontanafredda), Alberto Cane (Marcalberto), Luca Cigliuti (Contratto), Antonio Deltetto (Deltetto) Domenico Conta (Enrico Serafino), Carlo Galliano (Borgo Maragliano), Roberto Garbarino (Roberto Garbarino), Andrea Farinetti (Casa E. di Mirafiore), Orlando Pecchenino (Pecchenino).

Minetti ha una lunga carriera dedicata alla valorizzazione dei territori e delle Denominazioni d’origine. Dottore agronomo specializzato in viticoltura ed enologia, ha ricoperto ruoli di primo piano in importanti aziende del settore, unendo competenze tecniche, visione strategica e una profonda conoscenza del mercato nazionale e internazionale del vino. Tra i soci fondatori del Consorzio Alta Langa, già presidente del Consorzio di Tutela del Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani, e in passato alla guida di realtà storiche come Fontanafredda, Minetti è anche presidente dell’Associazione Grand Wine Tour.

“L’eredità che raccolgo è importante, e per questo il grande lavoro fatto sulla Denominazione da chi mi ha preceduto rappresenta una grande responsabilità” ha dichiarato il neo presidente, aggiungendo che “si è trattato di un lavoro di crescita progressiva, sia sul piano quantitativo che qualitativo, nonché di valorizzazione di un prodotto straordinario, destinato a rappresentare in modo sempre più significativo il patrimonio vitivinicolo piemontese. Un vino – ha proseguito che raccoglie la preziosa eredità del passato e che rappresenta, nel suo sviluppo, anche un elemento di riscatto rilevante per territori che erano stati marginalizzati e che invece presentano caratteri di assoluta straordinarietà. Come avevamo pensato sin dalle origini della Denominazione, sempre più dovremo lavorare per rendere l’Alta Langa Docg un prodotto strategico e rappresentativo dell’alta qualità del panorama vitivinicolo piemontese. L’indirizzo della mia presidenza – ha concluso – sarà quello dell’unità e della collegialità oltre alla ricerca del massimo coinvolgimento a partire dal Consiglio di amministrazione”.

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