Rigoni di Asiago adotta sei arnie del progetto Bee my future di Lifegate

Rigoni di Asiago adotta sei arnie del progetto Bee my future di Lifegate

Milano, 17 mag. (askanews) – Rigoni di Asiago, azienda veneta leader del biologico, conferma la sua partecipazione al progetto di Lifegate Bee my future, che ha l’obiettivo di promuovere l’apicoltura urbana e del monitoraggio dell’ambiente sostenibile. Aderendo a questo progetto Rigoni di Asiago sostiene, a partire dal 20 maggio 2025, per un anno, nell’area metropolitana milanese sei arnie, un numero non casuale dal momento che si tratta dello stesso numero con cui nel 1923 aveva cominciato nonna Elisa.

Il legame tra Rigoni di Asiago e le api è, infatti, un legame storico, che ha a che fare con le sue radici. Nonna Elisa, quando con straordinaria lungimiranza diede il via all’azienda, trasformò la sua attività di apicoltrice in un vero e proprio lavoro in cui coinvolse tutta la famiglia. Una passione trasmessa poi ai figli e ai nipoti. E oggi uno di loro, il presidente Andrea Rigoni, ha portato l’azienda a diventare leader nel mondo del biologico.

Dal 2015 il progetto di Lifegate Bee my future, si impegna alla promozione dell’apicoltura urbana e di monitoraggio in ambiente sostenibile grazie all’ausilio degli apicoltori appartenenti all’Apam, l’associazione produttori della provincia di Milano. Le arnie del progetto sono tutte dislocate in aree urbane dal momento che il contesto cittadino è protetto e segue rigorosamente i principi guida del biologico. La città è diventata, infatti, un luogo sicuro per le api impollinatrici in quanto lontano da pesticidi chimici di sintesi utilizzati largamente nelle campagne. Le arnie urbane sono oggetto di bio monitoraggio tramite sistemi tecnologici non invasivi che controllano l’attività quotidiana delle api e forniscono informazioni sulla loro salute e su quella dell’ambiente circostante.

“Le api, fondamentali per l’impollinazione e la vita sul Pianeta, sono in pericolo. Fattori come pesticidi e cambiamenti climatici stanno minacciando la loro sopravvivenza. La produzione di miele è sempre più difficile: meno fiori e meno nettare significano meno api, e questo si riflette su tutta la filiera – è l’allarme che arriva dal presidente Andrea Rigoni – Purtroppo, a complicare ulteriormente il quadro, sempre più spesso il miele che arriva sui nostri scaffali è contraffatto, generando danni economici per gli apicoltori seri e penalizzando chi opera con rispetto verso le api e l’ambiente. È quindi importante ricordare che, senza gli apicoltori, molte delle api che ogni conosciamo e che popolano i nostri campi non esisterebbero. Gli apicoltori sono i veri custodi di queste creature essenziali. Sostenere il loro lavoro è per noi una missione, così come proteggere le api stesse. Fin dall’inizio, abbiamo scelto l’agricoltura biologica perché crediamo che sia l’unico modo per coltivare la terra nel rispetto dei suoi ritmi naturali, con l’obiettivo di preservare il nostro pianeta per le future generazioni”.

L’iniziativa, a cui aderisce Rigoni di Asiago, nasce dalla consapevolezza che “Le api non fanno solo il miele, il nostro futuro dipende anche da loro”. Il loro mondo, infatti, è in pericolo, rischiano di scomparire e di trascinare rovinosamente con sé il nostro futuro alimentare. Dalle api dipende infatti l’esistenza di un’infinità di prodotti: dai frutti di bosco, alle castagne, alle mandorle, alle zucchine, ai pomodori, ai prodotti caseari tra cui latte e formaggi. Secondo la Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, oltre il 75% delle 100 colture più importanti al mondo vengono riprodotte proprio grazie all’impollinazione.

Rigoni di Asiago, con Mielbio, produce un miele italiano biologico che non viene riscaldato ma lavorato a temperatura controllata per mantenere inalterate le sue proprietà e il suo gusto unico. Le varietà provengono dalle migliori aree di raccolta in Italia, grazie al supporto degli apicoltori italiani dislocati in tutto il Paese.

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