
Successo per quarta “Giornata di Campagna” del Progetto Bi.Vi.Si
Milano, 17 mag. (askanews) – Si è svolta presso l’azienda Santa Tresa di Vittoria, la IV “Giornata di Campagna” del Progetto Biodiversità Viticola e Sostenibilità (Bi.Vi.Si), promosso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in collaborazione con il Dipartimento SAAF dell’Università degli Studi di Palermo, l’Università di Milano, le aziende vitivinicole aderenti, le realtà del vivaismo specializzato, e con il cofinanziamento della Regione Siciliana.
Il progetto si avvia alla sua conclusione ufficiale prevista per giugno 2025 ma “si presenta già come una buona pratica replicabile di innovazione agricola integrata, capace di mettere in rete conoscenze scientifiche, strumenti tecnici e tradizione produttiva”. Bi.Vi.Si. ha avuto come obiettivo principale la valorizzazione della biodiversità ampelografica siciliana, ma soprattutto la sua messa a sistema attraverso un modello di filiera esteso e collaborativo che coinvolge la selezione genetica, il vivaismo, la gestione agronomica, la vinificazione, l’analisi sensoriale e la comunicazione del prodotto identitario. L’attività di campo e laboratorio è stata costantemente accompagnata da un forte investimento sulla trasmissione dei risultati, attraverso la partecipazione attiva delle aziende agricole, delle imprese vivaistiche, dei tecnici e degli operatori dell’intera filiera vitivinicola.
Durante la visita tecnica al vigneto sperimentale di Santa Tresa, l’agronomo e direttore aziendale Silvio Balloni ha presentato il lavoro svolto in loco come una pratica agronomica, fondata sull’osservazione continua e su principi di gestione adattiva delle attività agronomiche, dalla gestione delle potature, dal monitoraggio delle fasi più delicate come quelle della fioritura e allegagione, delle curve di maturazione dei grappoli e l’epoca vendemmiale. “Il nostro è un metodo puntuale: qui a Santa Tresa, curiamo ogni pianta del campo sperimentale individuandola singolarmente” ha spiegato Balloni, aggiungendo che “il vigneto sperimentale, per come è stato impostato, ci ha permesso vendemmia dopo vendemmia di mappare la risposta dei diversi fenotipi alle condizioni climatiche specifiche di questo areale, quello del Vittoriese. È stato – ha precisato – come scrivere, anno dopo anno, un diario agronomico che oggi costituisce un patrimonio di conoscenza condivisa. Due stagioni, quella 2023 e 2024 speculari e opposte – ha osservato – che ci hanno richiesto un costante riequilibrio vegeto-produttivo: la capacità di leggere la pianta e regolarne l’attività produttiva in base al clima, senza forzature, ma con consapevolezza e adattamento. È questa la nostra vera leva agronomica”.
La degustazione comparata dei campioni di vendemmia 2024 è stata condotta da Valentina Caraci, enologa del progetto e membro del team SAAF, e dal dottorando Manuel Schnitter. Otto i campioni presentati: quattro bianchi e quattro rossi, selezionati in base a biotipo e areale di produzione: Catarratto A e B, Grillo A (da Sclafani Bagni) e Grillo B (da Vittoria); Vitrarolo, Nocera, Frappato A (da Contessa Entellina) e Nero d’Avola A (da Sclafani Bagni).
“Questa giornata di campagna conferma che il futuro della viticoltura siciliana passa per l’identità e la sostenibilità – ha dichiarato Camillo Pugliesi, Direttore del Consorzio DOC Sicilia, rimarcando che “Bi.Vi.Si. è il risultato concreto di un’alleanza virtuosa tra università, produttori, vivaisti e istituzioni: abbiamo creato una piattaforma scientifica condivisa che continuerà a generare valore e conoscenza anche oltre la chiusura formale del progetto”.