Consorzio Valpolicella: approvato bilancio 2024, ricavi oltre 4 mln

Consorzio Valpolicella: approvato bilancio 2024, ricavi oltre 4 mln

Milano, 16 mag. (askanews) – Promozione e tutela sono i due capisaldi che riflettono i dati del bilancio di esercizio 2024 approvato all’unanimità ieri sera dall’assemblea dei soci del Consorzio vini Valpolicella. Il rendiconto, che restituisce una fotografia economicamente solida dell’ente, si è chiuso con oltre 4 milioni di euro di ricavi (+6,3% sul 2023), reinvestiti per il 75,5% nelle attività di promozione e posizionamento della Denominazione in Italia e all’estero, e un utile di 11.500 euro.

“Il bilancio 2024 evidenzia in maniera plastica l’impegno del Consorzio sul fronte della promozione in un anno complesso per il vino italiano e, in particolare, per le denominazioni rossiste” ha commentato il presidente dell’ente di tutela Christian Marchesini, parlando di “una accelerazione che ci ha portato a realizzare circa 70 iniziative e attività complementari, tra eventi in 18 destinazioni internazionali, campagne di incoming sul territorio e una intensa pianificazione promozionale sul mercato domestico. Lo scenario globale – ha proseguito Marchesini – ci impone pragmatismo e capacità di reazione strategica per mantenere la denominazione in equilibrio e garantire reddittività a tutta la filiera della Valpolicella. Per questo – ha concluso – occorre uscire da logiche autoreferenziali o da personalismi che, in un contesto così mutevole e insidioso, possono minare la crescita di tutta la denominazione alle prese con una sfida di posizionamento che deve essere salvaguardato con una visione coesa, anche attraverso lungimiranti politiche di contenimento produttivo”.

Nel 2024, i Paesi coinvolti nella promozione internazionale del Consorzio sono stati: Germania, Lettonia, Cina, Giappone, Vietnam, Danimarca, Singapore, Uk, Lussemburgo, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Azerbaijan, Australia, Polonia, Corea Del Sud, Usa, Serbia. Mentre la programmazione in Italia ha visto il Consorzio fare tappa in Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Puglia, Veneto e Sicilia oltre alle iniziative in Valpolicella e a Verona. Tra gli eventi di punta Amarone Opera Prima, Amarone in capitale, Venezia Superiore, The Queen of taste a Cortina d’Ampezzo. Tra le manifestazioni fieristiche che hanno visto la partecipazione dell’ente consortile: Prowein, Vinitaly, Vinitaly Open Balkan, Vinitaly Chengdu e Vinexpo Asia.

Sul fronte della tutela, l’anno scorso il Consorzio ha aperto 27 contradditori di cui 16 già conclusi positivamente soprattutto in Cina e nei Paesi scandinavi, dove le vertenze archiviate con successo costituiscono giurisprudenza nella disciplina che tutela il Made in Italy agroalimentare. L’Amarone è stato il vino più “soundizzato” con 20 casi nel 2024.

In crescita anche la base associativa che ha visto l’ingresso di 11 aziende imbottigliatrici e 29 produttori per circa 107 ettari vitati. Per quanto riguarda le politiche di contenimento produttivo, il Cda del Consorzio ha deliberato il blocco degli impianti della Doc Valpolicella per il triennio compreso tra il 1 agosto 2025 e il 31 luglio 2028. L’assemblea ha dato mandato al presidente di formulare l’istanza e gestire l’iter burocratico, di competenza della Regione Veneto, volto alla formalizzazione della riduzione a 10 tonnellate per ettaro della resa totale massima di uva ammessa per la produzione dei vini “Valpolicella”, “Valpolicella Ripasso”, “Amarone” e “Recioto” a valere per le prossime tre vendemmie.

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