
Ue, Draghi: eredità di cui essere orgogliosi, cercare speranza nel futuro
Coimbra, 14 mag. (askanews) – “I nostri padri fondatori ci hanno lasciato in eredità un’Europa di cui dobbiamo essere orgogliosi. Mentre valutiamo le debolezze dell’Europa attuale, dobbiamo cercare incessantemente la speranza nel suo futuro”. Lo ha detto l’ex premier Mario Draghi intervenendo in conclusione del vertice Cotec a Coimbra, a cui partecipa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Quando in passato l’UE ha compiuto un salto di qualità verso una maggiore integrazione, sono stati tipicamente presenti tre fattori. In primo luogo, una crisi che dimostra senza ombra di dubbio che il sistema precedente è diventato insostenibile. In secondo luogo, un forte shock politico che sconvolge l’ordine istituzionale. E in terzo luogo, un piano d’azione già esistente che tutte le parti possono sottoscrivere”, ha osservato Draghi, secondo il quale questa fase storica presenta tutti e tre questi fattori.
Il modello di crescita e di difesa sono in crisi, ci sono profonde fratture istituzionali come “lo shock politico proveniente dagli Stati Uniti che è enorme – ha spiegato -. A ciò si aggiunge un cambiamento di rotta radicale in paesi come la Germania e una nuova determinazione della Commissione a superare gli ostacoli e la burocrazia. Abbiamo però avviato un piano d’azione che contiene consigli politici che sono oggi ancora più urgenti, se possibile. Investiremo nuovamente in Europa, in modo massiccio e responsabile. Affronteremo gli interessi acquisiti che attualmente ostacolano il nostro cammino verso un futuro basato sull’innovazione piuttosto che sui privilegi. E proteggeremo e preserveremo la nostra libertà”.