
Ok Ecofin a proposta direttiva Iva su import e acquisti a distanza
Roma, 13 mag. (askanews) – I ministri delle Finanze dell’Unione europea, riuniti in sede Ecofin, hanno raggiunto un accordo su una proposta di direttiva sulle regole dell’Iva per le vendite a distanza di beni importati e sull’Iva importata. Secondo quanto riporta un comunicato, la direttiva cerca di migliorare la raccolta dell’imposta sul valore aggiunto di beni importati, rendendo i fornitori responsabili per il versamento dell’imposta sulle importazioni, elemento che negli intenti della normativa dovrebbe incoraggiarli a fare ricorso ai meccanismi cosiddetti di sportello unico (one-stop-shop).
In base a questa direttiva, le piattaforme commerciali o le società di import-export estere saranno ritenute responsabili per l’Iva importata e per l’Iva sulle vendite a distanza di beni importati con destinazione finale nell’Unione europea.
La direttiva è sottoposta a una procedura legislativa speciale che richiede l’unanimità da parte del Consiglio. Il Parlamento europeo sarà consultato sul testo e gli verrà richiesto di formulare un parere. Successivamente il testo dovrà essere adottato formalmente dal Consiglio prima di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.
Anche l’Italia, presente con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti si è espressa a favore della proposta. “Questa è una proposta di compromesso, la proposta originaria era più rigorosa e trovava il favore dell’Italia. In ogni caso è comunque un passo in avanti”, ha affermato durante i lavori.
“Riteniamo che nel contesto del progressivo aumento del commercio elettronico, il rafforzamento del meccanismo dello sportello unico possa contribuire a favorire il rispetto delle norme e l’effettiva riscossione dell’Iva e nello stesso tempo – ha osservato – a snellire gli adempimenti”. Giorgetti ha aggiunto di concordare con la Francia sul fatto che “dobbiamo ragionare su quello che sta accadendo in Europa, l’invasione di merci a basso costo, in particolare dall’Asia, e in prospettiva quindi la necessità di monitorare l’efficacia dei sistemi di riscossione dell’Iva sulle vendite a distanza di beni importati. E quindi continuare a lavorare per assicurare sempre maggiori sinergie tra regole e adempimenti in materia doganale”, ha concluso.