Milano, il femminicida evaso è morto lanciandosi dal Duomo: trovato il cadavere della collega

Milano, il femminicida evaso è morto lanciandosi dal Duomo: trovato il cadavere della collega

Milano, 11 mag. (askanews) – Il cadavere di Chamila Wijesuriya, la 50nne barista originaria dello Sri Lanka, della quale si erano perse le tracce da venerdì scorso, è stato rinvenuto poco dopo le 16 di domenica al Parco Nord di Milano. Intorno alle 15 i vigili del fuoco di Milano con i nuclei sommozzatori, Saf e due mezzi di Sesto San Giovanni e Monza avevano iniziato a perlustrare, su richiesta dei carabinieri di Sesto San Giovanni, alcuni punti del Parco Nord alla ricerca di tracce che potessero ricondurre alla 50nne scomparsa dopo l’evasione dal carcere di Bollate del 35enne Emanuele De Maria.

Il cadavere, spiegano i vigili del fuoco di Milano, sarebbe stato avvistato da un passante all’interno del Parco nord a un chilometro circa dall’ultimo avvistamento. Le ricerche si erano concentrate, poi, dalle parti di un laghetto alle spalle dell’Ospedale Bassini, dove poi è stato ritrovato il corpo senza vita della 50enne.

La donna lavorava come barista all’Hotel Berna, lo stesso per cui lavorava De Maria, in carcere per omicidio ma in possesso di un permesso di uscita dal penitenziario di Bollate per lavorare. De Maria, poche ore prima del ritrovamento del cadavere della donna, si era suicidato lanciandosi dal Duomo di Milano.

A quanto si apprende, infatti, intorno alle 13.30 l’uomo, in regolare possesso di un biglietto per salire sulle guglie della cattedrale milanese, si è lanciato dal lato di fronte alla Galleria Vittorio Emanuele. Il killer, che ieri mattina aveva accoltellato un altro collega all’Hotel Berna prima di darsi alla fuga, non aveva documenti con sè ma è stato riconosciuto dai numerosi tatuaggi. Era in carcere a Bollate per un femminicidio commesso nel 2016 nel Casertano.

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