Turismo, Avataneo (Aiav): Piemonte unisce visione e pragmatismo

Turismo, Avataneo (Aiav): Piemonte unisce visione e pragmatismo

Milano, 8 mag. (askanews) – Il Piemonte come crocevia virtuoso di cultura, bellezza e innovazione: è questa l’immagine emersa dal convegno “Destinazione Turismo – Speciale Piemonte”, promosso da AIAV – Associazione Italiana Agenti di Viaggio – che si è svolto l’8 maggio a Torino, presso il Grattacielo della Regione, alla presenza di istituzioni e operatori del settore. Giunto alla seconda edizione, l’incontro si è affermato come occasione di confronto autorevole per condividere una visione strategica triennale: analizzare i risultati 2024, valutare i progetti in corso e i trend che orienteranno lo sviluppo del turismo regionale nel 2026.

Ad aprire i lavori, Fulvio Avataneo, Presidente AIAV, che ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è trasformare questo convegno in una piattaforma permanente di scambio e confronto, basata sulla sinergia tra pubblico e privato, affinché sia possibile monitorare i trend emergenti e progettare soluzioni innovative, basate sulla valorizzazione identitaria del territorio. In un momento di grande trasformazione, il Piemonte dimostra di saper unire visione e pragmatismo, coinvolgendo tutti gli attori della filiera in un percorso condiviso verso il futuro”.  

L’evento si è articolato su 2 tavole rotonde, moderate dal giornalista e scrittore Remo Vangelista: la prima “Il Piemonte che ispira: le voci delle Istituzioni per una visione proiettata al futuro” ha visto il coinvolgimento dei rappresentanti istituzionali del comparto, a cominciare da ISNART, che ha presentato i dati elaborati attraverso le indagini attivate per l’Unioncamere Piemonte nell’ambito dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio. Il turismo italiano nel 2024 conferma il suo ruolo da protagonista nel panorama globale, con una stima di 880 milioni di presenze complessive tra strutture ricettive e abitazioni private, in lieve crescita (+0,4%) rispetto all’anno precedente. La ripresa dei viaggiatori stranieri si consolida con un +2,3%, trainando un fatturato complessivo che sfiora i 109 miliardi di euro (+25,4% sul 2023). Un dato emblematico è la differenza di spesa media giornaliera: 113 euro per gli stranieri contro i 99 degli italiani, con la cultura che si conferma motore principale del settore, scelta dal 40% dei turisti (50% tra gli stranieri).

Rispetto al quadro nazionale tracciato da ISNART, i dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte relativi al 2024 descrivono un anno record per la regione e un momento d’oro che non fa rimpiangere i livelli pre pandemia. Nel 2024 gli arrivi in Piemonte sono stati oltre 6,28 milioni e le presenze 16,89 milioni in crescita rispettivamente del 3,6% e del 4,1% rispetto al 2023.

Molto soddisfacenti i movimenti dall’estero (+5%) che corrispondono al 53% della quota totale dei pernottamenti: i turisti stranieri arrivano dall’Europa (Germania, Francia e Benelux i primi mercati) e sono in crescita quelli dagli Stati Uniti (+12%) e dalla Cina (+36% di arrivi e +19% di presenze). Anche i dati del turismo interno hanno decretato il successo del Piemonte, scelto non solo dai turisti delle vicine Lombardia e Liguria, ma anche da quelli di Lazio, Emilia Romagna e Sicilia. Negli ultimi 10 anni, in Piemonte, il totale delle camere è cresciuto del 57,3% e il numero complessivo di posti letto è passato da 196.255 a 304.433 (+55,1%). Anche il comparto extra-alberghiero è in crescita, con le strutture aumentate del 4,9% rispetto al 2023.

I dati nazionali della piattaforma Airbnb riflettono questa vitalità, con 60,5 milioni di notti prenotate (+6,4%) e un fatturato di 10,6 miliardi di euro. Ma è ancora una volta il Piemonte a distinguersi come laboratorio di innovazione: in base ai dati relativi all’offerta disponibile sul portale (oltre 35.000 alloggi) la regione ha totalizzato 2,2 milioni di notti prenotate (+4,4% sul 2023), generando un valore economico superiore ai 287 milioni di euro e una spesa media per notte di 126 euro, superiore alla media nazionale.

“Nel contesto nazionale, quello piemontese si conferma essere un sistema turistico maturo, dinamico e orientato alla qualità, capace di valorizzare il territorio e rispondere in modo proattivo alle nuove esigenze del viaggiatore” – ha commentato Paolo Bulleri, Dirigente Area Ricerche di Isnart – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, società consortile di Unioncamere e del Sistema Camerale.

Attraverso l’analisi di “Location Intelligence” che consente la categorizzazione anagrafica delle unità di rilevazione e la profilazione del comportamento dei turisti secondo criteri geospaziali e cronologici, nell’estate 2024 sono stati monitorati oltre 982 mila turisti in Piemonte (3% del totale nazionale): i comuni emergenti per interesse, desunti dai dati di navigazione su internet e dalle attività su mobile app, sono stati Alba per il cluster enogastronomico, Bardonecchia per il green e Torino per il culturale. Analogamente, nelle festività natalizie sono stati monitorati 264 mila turisti, che hanno mostrato particolare interesse per Bra sul fronte enogastronomico, Serralunga d’Alba per il green e Vercelli per il culturale.

La versatilità dell’offerta turistica e la qualità dell’accoglienza intercettano un pubblico relativamente giovane – 2 visitatori su 5 fanno parte della Gen. Y (30/44 anni) – digitalizzato (50,5% delle prenotazioni tramite agenzie di viaggio online) ben scolarizzato (laurea nel 40,9% dei casi) con una buona capacità di spesa (circa il 40% rientra nella fascia economica medio-alta). Il risultato è una spesa media pro capite giornaliera superiore alla media nazionale, sia per l’alloggio – 77 euro per gli italiani e 82 euro per gli stranieri – che per gli altri acquisti – 130 euro per gli italiani e 132 euro per gli stranieri – accompagnata da una domanda più selettiva e consapevole, orientata alla ricerca di esperienze personalizzate, immersive e rigeneranti.

Domanda a cui il Piemonte risponde con successo: benessere, outdoor e attività sportive a contatto con la natura diventano i nuovi protagonisti dell’offerta turistica, anche per brevi vacanze fuori stagione e spesso lontano dai circuiti turistici tradizionali, complice l’accessibilità digitale delle proposte e una strategia di promozione coordinata. Non a caso, l’indice di gradimento complessivo dell’offerta turistica piemontese si attesta su un 8,6/10, superiore alla media nazionale (8,4), con picchi di soddisfazione per la qualità enogastronomica e l’accoglienza delle comunità locali.

In linea con questo paradigma, nell’analisi dei principali fattori di attrazione agli occhi dei visitatori, lo sport guadagna il primo posto, 26,6%, seguito dalle attività a contatto con la natura, 25,8%, e dal segmento cultura e patrimonio artistico-monumentale 23,2%, mentre escursioni (50%), shopping (31,5%) e partecipazione a eventi (27,2%) risultano le attività più apprezzate. Le strutture piemontesi rispondono incentivando l’offerta di servizi accessori – visite guidate (28,6%), transfer aeroportuali (26,4%), degustazioni di prodotti tipici (25,4%) e noleggio bici (21,4%) – e pianificando investimenti nel breve/medio termine in efficienza energetica (45,1% delle strutture), digitalizzazione (24,8%) e intelligenza artificiale (20,4%).

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