
Abi, Patuelli: disinnescare dazi o rischiamo una nuova recessione
Roma, 8 mag. (askanews) – “Occorre disinnescare i rischi di strategie protezionistiche e di nuovi dazi, che sono misure vecchie quanto il mondo, che penalizzano libero mercato e crescite economiche e sociali”. Lo ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli durante una audizione al Senato presso la commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario, finanziario e assicurativo, avvertendo che su questo versante si rischia “una nuova recessione in gran parte del mondo”.
“Viviamo una fase assolutamente inedita di grandi incertezze e tensioni internazionali e di troppo alti costi energetici soprattutto per imprese e famiglie italiane”, ha avvertito. E secondo Patuelli “non basta cercare di evitare nuovi dazi: occorre divenire più dinamici, semplificando, non certo abolendo, innanzitutto per il mondo bancario, le normative europee e italiane in un quadro di certezza prospettica delle regole”.
Bisogna quindi “riesaminare i fattori economici per favorire, fiscalmente e con adeguate garanzie, più cospicui e stabili investimenti produttivi del risparmio e degli utili delle imprese”, ha proseguito il presidente dell’Abi.
Ma sui dazi, “se si sviluppassero guerre commerciali, le banche potrebbero fortemente soffrirne, i crediti potrebbero deteriorarsi maggiormente, aumenterebbero le incertezze per gli investimenti e complessivamente per le imprese, che in Italia soffrono da due anni un rallentamento delle produzioni industriali, e, quindi, per le banche. Insomma – ha detto Patuelli – si rischierebbe una nuova recessione in gran parte del mondo”. (fonte immagine: Senato TV).