
A Viterbo torna Assaggi, viaggio in 5 sensi tra gusto e storia
Roma, 6 mag. (askanews) – Dal 17 al 19 maggio 2025 torna a Viterbo Assaggi e ad aprire la IV edizione del Salone dell’Enogastronomia Laziale sarà lo chef Gabriele Bonci: il panificatore e pizzaiolo romano inaugurerà la manifestazione ospitata per la prima volta nel duecentesco Complesso di Santa Maria in Gradi.
Tra i momenti salienti della tre giorni le degustazioni Slow Food curate da Carlo Zucchetti e Sandra Ianni, dedicate a vino, birra, tisane e distillati, in dialogo con il territorio e i suoi interpreti; i laboratori sensoriali di Agro Camera, pensati per educare il palato e la consapevolezza del consumatore: dal caffè ai salumi, passando per pane, conserve e frutta secca; talk e approfondimenti scientifici, come il seminario sulla frutta a guscio a cura dell’Università della Tuscia e l’incontro sull’olio come paesaggio sensoriale; e ancora la nuova identità territoriale, con la presentazione del marchio “REA qualità reatina” accanto a “Tuscia Viterbese” e “Natura in Campo”.
Protagonisti degli show cooking saranno Salvatore Tassa, Fabrizio Pagliaroni, Maurizio Grani, Maria Assunta Stacchiotti, Vincenzo Mancino, e molte altre osterie d’eccellenza da Lazio e oltre, che porteranno in scena la cucina della materia prima, della memoria e della sperimentazione.
Domenica 18, riflettori puntati sull’artigianato alimentare con “Un assaggio di Assaggi”, un viaggio tra i sapori e i profumi di Assaggi con al centro i produttori, e una tavola rotonda sugli usi in cucina delle piante spontanee in collaborazione con l’Università della Tuscia. Lunedì 19 giornata dedicata ai professionisti del settore con Andrea Pasqualucci, chef stellato del Moma di Roma, che aprirà i lavori con un talk sull’evoluzione della ristorazione all’insegna della qualità.
“Il nostro convinto sostegno a questa iniziativa – afferma Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – è un esempio di sinergia del sistema camerale che punta a valorizzare il patrimonio agroalimentare del territorio regionale. Il cibo è aggregazione, salute e impresa. I nostri prodotti di eccellenza sono i primi ambasciatori della nostra cultura nel mondo”.