Mozzarella take away servita sul cono come il gelato

Mozzarella take away servita sul cono come il gelato

Napoli risponde ai dazi di Trump puntando al mercato interno con filiera corta e antichi mestieri:

Raia (Consiglio Regionale Campania): “Nuova sfida dal Mezzogiorno”

Michele Esposito (Mozzarella Food Experience’): “Uscire da logica dei mercati global puntando su eccellenze locali”

“Da Napoli e dal Mezzogiorno parte una nuova sfida che nasce dalla necessità di dare una risposta alla guerra dei dazi che è  il tema dei temi di questo periodo. La realizzazione di un progetto imprenditoriale che punta sulla filiera corta valorizzando un prodotto identitario della Campania, quale la mozzarella di bufala e dei suoi derivati, mette concretezza a quelle che sono le azioni istituzionali che come Regione Campania in questi dieci anni abbiamo portato avanti. La tutela del consumatore, la promozione di una filiera agroalimentare corta di qualità, biologica che possa sempre di più costruire condizioni anche occupazionali per i nativi in agricoltura, è una scommessa che abbiamo vinto in regione Campania. Non soltanto grazie a tradizioni che si tramandano di generazione in generazione  ma anche grazie al nostro Ateneo  più antico, quello di Agraria a Portici, con il quale stiamo costruendo le condizioni affinché ci siano tanti nativi imprenditori in agricoltura”.

Lo ha dichiarato Loredana Raia, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, intervenuta all’evento ‘Mozzarella Food Experience’, nel corso del quale è stato presentato il ‘cono di mozzarella’, originale idea di presentare i bocconcini di mozzarella su un cono salato ripieno di ricotta, prodotto artigianalmente a chilometro zero.

Per Michele Esposito, amministratore di Mozzarella Food Experience: “La risposta migliore che si possa dare alla politica dei dazi di Trump è quella di promuovere il consumo locale coinvolgendo le piccole e piccolissime aziende della nostra regione, le imprese familiari, gli artigiani e tutti i protagonisti della filiera corta dei prodotti tipici campani. In questo modo, non solo proviamo a resistere alle logiche dei grandi mercati globali che penalizzano le piccole produzioni, fiore all’occhiello della Campania, ma promuoviamo anche settori strategici come quello della sostenibilità economica e della promozione turistica. Garantendo, peraltro, la qualità dei prodotti e sostenendo la salvaguardia di molti posti di lavoro. Nella nostra filiera corta abbiamo coinvolto piccoli caseifici, artigiani del settore del food dando vita a questa iniziativa sulla quale puntiamo per garantire un futuro all’economia della nostra regione”.

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